La magia del Natale raccontata attraverso le fiabe

Eccoci qui, pronti a festeggiare un altro Natale insieme a tutta la famiglia. Quest’anno noi di Original Marines, per farvi immergere ancora di più nell’atmosfera, abbiamo deciso di raccontarvi alcune fiabe natalizie, regalandovi un momento da condividere insieme a tutta la famiglia. Magari davanti un bel caminetto. Perciò chiamate a raccolta mamma, papà, nonni, zii, nipoti e nipotine e godetevi 3 racconti in pieno stile natalizio. 

La leggenda dell’albero di Natale 

C’era una volta un boscaiolo, che era sposato con una giovane donna che amava molto. Siccome la amava molto ci teneva che lei avesse cose buone da mangiare e una casa sempre calda e quindi passava molto tempo nei boschi a tagliare la legna, un po’ per rivenderla e un po’ per scaldare la sua casa, che aveva un bel camino di pietra. La sera di Natale stava tornando a casa tardi come al solito e vide, alzando lo sguardo, un bellissimo abete alto e maestoso. Stava prendendo le misure per vedere se poteva tagliarlo quando si accorse che tra i suoi rami, nella notte che era buia che più buia non si può, riusciva a scorgere le stelle e che la luce di queste sembrava brillare proprio dai rami.

Affascinato da questo spettacolo decise in quel momento due cose: la prima era che avrebbe lasciato il vecchio abete lì dove stava e la seconda che doveva far vedere alla moglie questo bellissimo spettacolo: tagliò allora un abete più piccolo, lo portò davanti alla casa e lì accese delle piccole candele che mise sui rami (senza dar fuoco all’albero accidentalmente). La moglie del boscaiolo, dalla finestra, vide l’albero così illuminato e se ne innamorò al punto da lasciar bruciare l’arrosto. Da quel momento in poi la bella moglie del boscaiolo volle sempre avere un abete illuminato per Natale e i vicini, trovandolo bellissimo a guardarsi, imitarono presto il boscaiolo. Quest’uso poi si estese e l’albero di Natale divenne uno dei simboli del Natale.

La fiaba di Babbo Natale

Tanti, tanti anni fa, in Lapponia, in una capanna del bosco, circondata da abeti, vicino ad un allegro ruscello d’acqua limpida e fresca viveva Natale, il quale si dedicava ogni giorno a coltivare il suo orticello, a curare le sue renne e ad intagliare il legno, vivendo tranquillamente. Vestiva sempre di rosso, il suo colore preferito. Era un vecchietto assai buono e generoso con una lunga barba bianca ed aiutava spesso senza tirarsi mai indietro tutti i suoi vicini. Un giorno pensò che era troppo poco quello che stava facendo e si mise a pensare: voleva trovare un modo per poter dare agli altri qualcosa di più. Quella sera fece un sogno.

Nel sogno gli apparve un angioletto: era molto bello e grazioso e, con una dolce vocina, gli spiegò che nel mondo c’erano tanti bambini ma tanti di questi erano poveri e non potevano permettersi niente, anche loro come tutti gli altri bambini più fortunati desideravano dei giocattoli, ma non avrebbero mai potuto averli, il cuore dell’angelo era colmo di tristezza e un lacrima gli scorreva lungo il viso, Natale che era molto sensibile chiese all’angioletto cosa poteva fare per far spuntare sui visi di tutti i bambini un sorriso e un po’ di felicità nei loro cuori. L’angioletto rispose che, se Natale voleva, poteva aiutarli. Sarebbe dovuto partire caricando sulla sua slitta trainata dalle sue renne un sacco pieno di doni da consegnare a ciascun bambino.

I primi giochi che Babbo Natale regalò furono costruiti con le sue stesse mani: intagliò nel legno bambole, macchinine, pupazzi ed ogni sorta di giocattolo. Ma per soddisfare tutti i bambini del mondo aveva bisongo di aiuto, fu cosi che Babbo Natale si fece aiutare degli Elfi che altro non erano che piccoli angeli dalla faccia simpatica che lo aiutavano a costruire i giocattoli, a caricarli sulla slitta e a consegnarli in tempo ogni anno la sera di Natale! Babbo Natale entra quindi quella notte in ogni casa calandosi dal camino e riempiendo le calze che ogni bimbo appende sotto al camino, come d’usanza, e posando gli altri pacchetti più grossi sotto agli alberi di pino adornati a festa con luci e addobbi vari: palline, candeline, bastoncini di zucchero, e anche nelle case delle famiglie più povere gli alberi di pino venivano adornati con noci, mandarini, frutta secca, che profumavano l’aria di festa e che poi venivano mangiati in famiglia tutti insieme.

Grazie alla magia dell’amore fu così possibile a Babbo Natale di essere sempre puntuale nella consegna dei suoi doni per poter far felici tutti i bambini del mondo! E portare un sorriso nei loro visi e nei loro cuori!

I folletti e il calzolaio 

C’era una volta un calzolaio che nella bottega aveva il cuoio per un solo paio di scarpe. Una mattina entrò nel suo negozio e vide sul deschetto un paio di scarpe già belle e cucite. Rimase stupito dal fatto, poi però le prese e le pose in vetrina. Poco dopo entrò un signore e le comperò. Con quel denaro il calzolaio comprò il cuoio per altre due paia di scarpe. La mattina trovò nuovamente sul deschetto due paia di scarpe ben rifinite. E non mancarono i compratori, così che il calzolaio poté comperare altro cuoio. La mattina dopo trovò tutte le scarpe bell’e cucite.E così andò avanti: il cuoio che preparava la sera, la mattina lo trovava in numero di scarpe sempre maggiore. Il Natale era vicino e il calzolaio disse alla moglie:
Invece di andare a letto, non potremmo aspettare per vedere chi è che ogni notte viene ad aiutarci? La moglie rispose subito di sì e si nascosero in un angolo.

Ed ecco a mezzanotte in punto comparvero due ometti piccolini, belli e ben fatti, vestiti della sola camicia, i quali sedettero uno di qua e uno di là davanti al deschetto del calzolaio e, con le esperte manine cominciarono a unire, a forare, a battere, a cucire.
Prima dell’alba filarono via senza che si potesse vedere di dove passavano per uscire.
La mattina, la moglie disse al calzolaio:
Non ti pare che dovremmo dimostrare la nostra gratitudine a quei due ometti?
M’è venuta l’idea che con la sola camicia addosso forse hanno freddo: non sarebbe bene che io cucissi per loro camicine, mutandine, giacchettine, berrettini e calzettini?
Il marito rispose subito:
Magnifica idea!
La moglie si mise al lavoro e quando tutto fu pronto disposero i doni sul banco e si, nascosero per vedere che cosa avrebbero fatto i due folletti. A mezzanotte, quando questi entrarono, e videro quei graziosi indumenti, scoppiarono in una gioia indescrivibile. In un momento indossarono tutto, si guardarono allo specchio, poi si misero a: passeggiare dicendo: – Come siamo belli! Come ci stanno bene questi vestiti!
Si misero a ballare e a saltare sulle sedie e sui panchetti, finché così ballando e saltando uscirono come sempre senza che si potesse vedere come.Da quella sera non tornarono più.
Ma il calzolaio era ormai ricco e poteva vivere contento e felice.

Ma la favola più bella di questo Natale, l’ha raccontata Original Marines grazie alla campagna di donazioni messa in campo insieme a L’Altra Napoli Onlus. Noi di Original Marines ci prendiamo cura dei bambini, da sempre. E questo Natale abbiamo deciso di dimostrarlo regalando qualcosa di prezioso a tutti bambini napoletani: il futuro. 

Con la nostra raccolta fondi in favore di L’Altra Napoli Onlus doneremo i mezzi tecnologici e il sostegno didattico a tutte le famiglie in difficoltà del territorio napoletano. Unisciti al nostro impegno adesso, dona ora sul sito Gofundme.